L’interesse per la vitamina D e per le sue funzioni è aumentato di molto negli ultimi anni; ad oggi molteplici evidenze giustificano l’importanza di assumere i quantitativi adeguati di tale vitamina per la salute delle ossa, in tutte le fasi della vita1:
- durante lo sviluppo fetale per la corretta crescita dei tessuti;
- dai primi giorni di vita del neonato per prevenire il rachitismo;
- durante l’infanzia e l’adolescenza per il rapido accrescimento;
- nell’età adulta per ridurre il rischio di fratture.
Tuttavia, il deficit di vitamina D è ancora molto comune a causa di carenze nutrizionali o scarsa esposizione alla luce solare2.
E’ bene ricordare che le concentrazioni di vitamina D sono scarse negli alimenti e raggiungono livelli significativi nel pesce grasso, in alcuni oli di pesce e nel tuorlo d’uovo. Anche il latte materno contiene quantità di vitamina D non sufficienti per il fabbisogno di un lattante3.
Inoltre, la vitamina D viene prodotta a livello della pelle e attivata dalla luce del sole; ma l’esposizione al sole varia in funzione delle stagioni, delle condizioni climatiche, dell’inquinamento e dello stile di vita.
Nuove evidenze suggeriscono che la vitamina D è implicata nella prevenzione di malattie infettive4, malattie autoimmuni (sclerosi multipla)5, alcuni tumori (mammario, ovarico, colorettale, prostatico)6-8 e diabete mellito di tipo 2 e di tipo 1. 9, 10
Attualmente molti studi sono in corso per valutare gli effetti terapeutici della supplementazione di vitamina D in diversi stati patologici.
Riferimenti bibliografici:
1 Giuseppe Di Mauro, Lorenzo Mariniello, Dora Di Mauro. Vitamina D implicazioni sulla salute scheletrica e non scheletrica.
2 Thacher TD, Fischer PR, Strand MA, Pettifor JM. Nutritional rickets around the world: causes and future directions. Ann Trop Paediatr. 2006;26(1):1-16.
3 Andian N, Yordam N, Ozon A. risk factors for vitamin D deficiency in breast-fed newborns and their mothers.
4 Rehman PK. Sub-clinical rickets and recurrent infection. J Trop Pediatr. 1994; 40(1):58.
5 Hayes CE. Vitamin D: a natural inhibitor of multiple sclerosis. Proc Nutr Soc 200;59(4):531-535.
6 Garland FC, Garland CF, Gorham ED, Young JE. Geographic variation in breast cancer mortality in the United states: a hypothesis involving exposure to solar radiation. Prev Med 1990; 19(6):614-622.
7 Holich MF. Vitamin D: importance in the prevention of cancers, type 1 diabetes, heart disease and osteoporosis. Am J Clin Nutr. 2004;79(3):362-371.
8 Lefkowitz ES, Garland CF. Sunlight, vitamin D and ovarian cancer mortality rates in US woman. Int J Epidemiol. 1994;23(6):1133-1136.
9 Pittas AG, Dawson-Hughes B, Li T et al. Vitamin D and calcium intake in relation to type 2 diabetes in women. Diabetes Care. 2006;29(3):650-656.
10 The Eurodiab Substudy 2 Study Group. Vitamin D supplement in early childhood and risk for type 1 (insulin-dependent) diabetes mellitus. Diabetologia. 1999;42(1):51-5.