Durante la stagione invernale si intensifica l’uso di antibiotici che, in caso di infezioni batteriche, agiscono sui diversi agenti patogeni responsabili della malattia, contrastandone l’azione negativa. Tuttavia, se da un lato esplicano la loro azione nei confronti dei batteri responsabili dell’infezione, dall’altro attaccano anche i microrganismi “buoni” che regolano e mantengono l’equilibrio della microflora intestinale.
L’assunzione di antibiotici, quindi, può comportare disbiosi: questi farmaci svolgono la loro azione battericida senza saper riconoscere i batteri “buoni’’ dai patogeni. Le persone maggiormente a rischio di disbiosi sono sicuramente quelle con una flora intestinale più sensibile, come i bambini, che non hanno ancora raggiunto una maturità ottimale e gli anziani, perché con l’avanzare dell’età si osserva una diminuzione delle specie “buone” ed un aumento delle specie ‘’cattive’’, rendendo l’intestino dell’anziano più sensibile.
È, quindi, opportuno associare alla terapia antibiotica l’uso di probiotici che aiutano a ripristinare i normali livelli di microrganismi buoni nel tratto gastrointestinale, riequilibrando la flora batterica intestinale.