Nel 2008 l’ESPGHAN, importante società scientifica europea nel campo delle patologie gastrointestinali, ha dichiarato che molti probiotici presenti in commercio non hanno alcuna efficacia comprovata e quindi consigliava di utilizzare solo prodotti supportati da studi scientifici. Successivamente, l’ESPGHAN ha rafforzato questo concetto con un Position Paper in cui si evidenzia che il Saccharomyces Boulardii è
Nell’Aprile 2014 il gruppo di lavoro dell’ESPGHAN (Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica)  ha pubblicato una Position Paper all’interno della quale viene fortemente raccomandato l’utilizzo del Saccharomyces boulardii nel trattamento delle gastroenteriti acute nei bambini sulla base di numerose evidenze scientifiche di questi ultimi anni1. Le precedenti Linee Guida dell’ESPGHAN del 2008 avevano
Saccharomyces boulardii è un lievito che resiste bene in ambiente acido e agli antibiotici, restando inalterato e vitale lungo tutto il tratto gastrointestinale, durante il quale interagisce con la microflora e con la mucosa intestinale. Saccharomyces boulardii protegge dai patogeni enterici, modula la risposta immunitaria dell’ospite, riduce l’infiammazione e le secrezioni idroelettrolitiche, inibisce le tossine

Diarrea del viaggiatore

La diarrea del viaggiatore, detta anche “Vendetta di Montezuma”, è un disturbo molto comune che può insorgere durante o subito dopo un viaggio in un paese dalle scarse condizioni igienico-sanitarie come Africa, Sud America, alcune aree del medio Oriente e la maggior parte dell’Asia. É provocata dall’ingestione di bevande e alimenti contaminati da batteri: Escherichia coli,
I probiotici, il cui termine significa letteralmente “per la vita”, sono “microrganismi viventi che migliorano l’equilibrio microbiologico dell’ospite e hanno effetti benefici sulla salute” (Gut 1991;32:439-442). Una volta definiti genericamente ”fermenti lattici”, i probiotici svolgono sulla salute di chi li assume in quantità adeguate un’azione benefica sulla microflora intestinale aumentando la presenza di “batteri buoni”
Durante la stagione invernale si intensifica l’uso di antibiotici che, in caso di infezioni batteriche, agiscono sui diversi agenti patogeni responsabili della malattia, contrastandone l’azione negativa. Tuttavia, se da un lato esplicano la loro azione nei confronti dei batteri responsabili dell’infezione, dall’altro attaccano anche i microrganismi “buoni” che regolano e mantengono l’equilibrio della microflora intestinale.
Il tratto gastrointestinale è popolato da un complesso ecosistema di microorganismi, comunemente definiti “flora batterica intestinale”. La flora intestinale inizia a svilupparsi fin dai primi giorni di vita, quando i batteri raggiungono la concentrazione massima, per raggiungere dopo circa 2 anni una composizione più stabile che dura per tutta la vita. La flora batterica comprende