I probiotici, il cui termine significa letteralmente “per la vita”, sono “microrganismi viventi che migliorano l’equilibrio microbiologico dell’ospite e hanno effetti benefici sulla salute” (Gut 1991;32:439-442).
Una volta definiti genericamente ”fermenti lattici”, i probiotici svolgono sulla salute di chi li assume in quantità adeguate un’azione benefica sulla microflora intestinale aumentando la presenza di “batteri buoni” e riducendo il numero di quelli potenzialmente patogeni. È, infatti, noto che i probiotici sono in grado di ripristinare il delicato ecosistema del nostro intestino, che solitamente è composto da centinaia di specie di microorganismi, ma che in determinate condizioni (come l’assunzione di antibiotici, infezioni batteriche, età avanzata), può essere notevolmente alterato.
Per essere definiti tali, i probiotici assunti per bocca devono, infatti, superare l’ambiente acido dello stomaco e sopravvivere fino all’intestino, dove possono modificare la microflora batterica (microbiota) che, in condizioni di salute, si mantiene più o meno costante, ma che può cambiare con l’età, l’alimentazione e soprattutto con l’uso di antibiotici (Quigley, 2010).
I prebiotici, a differenza dei probiotici, non sono batteri ma sostanze di origine alimentare, non digeribili dal nostro organismo che, somministrate in quantità adeguate, sono capaci di promuovere selettivamente la crescita e/o l’attività dei batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti contestualmente al prebiotico.
Per essere definiti tali, i prebiotici devono infatti essere resistenti agli attacchi dell’acido cloridrico presente nello stomaco e dei processi enzimatici e idrolitici che hanno luogo nel duodeno, fungendo invece da substrato per processi di fermentazione da parte dei batteri intestinali e stimolando così selettivamente la crescita e/o l’attività di microorganismi a livello intestinale (Ministero della Salute).
I prebiotici costituiscono, quindi, il nutrimento per i batteri utili per l’organismo umano e ne modificano la funzione, il metabolismo la crescita e la presenza intestinale.